Sconfiggere la noia mangiando
Oct 06, 2020È domenica. Ho una lunga giornata davanti a me. Forse uscirò anche, ma per ora nulla è deciso. Potrei guardare una serie, o leggere il libro che sta sul comodino da settimane.
Domani inizia una settimana pesante, poi ce ne sarà un’altra e un’altra ancora. Sento una leggera pressione sul petto e in alcuni momenti il respiro si fa pesante. Sento arrivare l’inquietudine, e poi una serie di pensieri comincia ad annebbiarmi la mente e mi innervosisce.
Non mi sono neanche alzata, ancora non ho fatto nulla, e già mi sento affaticata. Farei di tutto per far scorrere velocemente queste ore, per non sentire il peso di questi pensieri e questa sensazione di vuoto.
La sensazione di vuoto
Il vuoto mi fa paura. E allora sento realmente, fisicamente, che l’unica cosa che ho la forza di fare è andare al supermercato a riempire le buste, a distogliermi dal mio malessere comprando anche delle cose che non mi servono, tornare a casa e mangiarle, forse di nascosto.
E anche se so che non dovrei, e non vorrei, sento che questa è l’unica possibilità che ho, che non posso oppormi a questa forza che mi spinge a riempire la giornata con qualcosa che so che mi fa male.
Ed è tutta colpa della noia, perchè se avessi avuto qualcosa di interessante o piacevole da fare sicuramente non mi sarei abbuffata. Allora mi sento inutile, e quei pochi momenti di riposo diventano più insostenibili di tante ore di lavoro.
La noia non se ne andrà
Anche quando riacquisterai un rapporto sereno con il cibo, la noia ci sarà sempre. Semplicemente perché la noia fa parte delle nostre vite.
Ma se la vediamo come un nemico da sconfiggere, se cerchiamo di superarla mangiando, inventandoci degli hobby, guardando la televisione o leggendo, farà capolino dall’altra parte della stanza dopo qualche ora. Non c’è modo di respingerla. E questa è una buona notizia.
Sai perchè?
La noia è tua amica
Quando siamo fuori casa tutto il giorno e lavoriamo per settimane intere faremmo di tutto per avere qualche ora libera. Ma quando il tempo libero arriva, poi, è come se una cupezza che forse abbiamo tralasciato di ascoltare per molti giorni si impossessasse di noi.
Sembra impossibile immaginarsi affrontare quel disagio non-mangiando, e siamo abbastanza sicuri che in quei momenti dentro di noi non ci sia altro che questa forza distruttrice che ci spinge a mangiare, tanto che abbiamo dimenticato come saremmo se non ci fosse.
Andare incontro alla noia
E se, anche solo per una volta, quando la sentiamo sopraggiungere, mentre l’irrigidimento sta per arrivare, aprissimo un piccolo spiraglio e dicessimo dentro di noi: ‘Benvenuta Noia, amica mia’?
Se la accogliessimo come una vecchia amica che ormai conosciamo molto bene, e la invitassimo nella nostra coscienza, invece di respingerla? Ti sei mai chiesto o chiesta, cosa succederebbe?
Ritrovo il mio centro attraverso il respiro
Un respiro, due respiri, nulla di più. Ma diamocela anche solo una possibilità, anche se lunga quanto un respiro!
Forse per un momento potremo sperimentare la non-reazione. E magari la volta dopo saranno tre, o quattro momenti. O forse no, non ha importanza.
Quanto può cambiare la nostra vita, qualche respiro in consapevolezza?
Ma quanto significato avrà per noi quel respiro, quell’istante in cui abbiamo visto la noia ma non l’abbiamo aggredita, l’abbiamo accolta, inermi, senza reagire.
Siamo entrati per un secondo in quello spazio, senza giudizio, in cui non c’era bisogno del cibo.
È per questo che pratichiamo, che ci alleniamo, per permetterci di dare spazio a qualcos’altro, per riconoscere le cose come la noia, e non ricadere sempre nella stessa trappola. Leggi anche “Perché si parla tanto di Consapevolezza?”
Come sarà liberatorio vedere la nostra reazione allontanarsi, anche per un solo respiro. E poi, chissà cos’altro potrebbe succedere...